UN SISTEMA DI ENERGIA CONDIVISA: LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI

Il 18 Febbraio si è celebrata la Giornata Internazionale del risparmio energetico istituita nel 2005 con l’intento di aumentare la consapevolezza sull’importanza di ridurre il consumo di energia e sensibilizzare sulle implicazioni ambientali dei nostri comportamenti.

 

In occasione di questa data abbiamo pensato di approfondire il tema delle Comunità Energetiche. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti approvato il 24 Gennaio 2024 il decreto che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia, dando il via a un sistema di incentivi per promuovere la produzione e il consumo di energia rinnovabile.

 

CHE COSA SONO LE CER

Una Comunità Energetica Rinnovabile è un insieme di cittadini, imprese e/o enti pubblici, che decidono di produrre, gestire e consumare in modo condiviso energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti secondo la disponibilità di uno o più soggetti presenti nella comunità. 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono state istituite nel 2015 in occasione della presentazione del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” comprendente nuove norme in tema di energia e sono diventate parte del progetto europeo Clean Energy Package del 2019 con cui le relative norme sono entrate in vigore per i paesi dell’UE.

 

COME FUNZIONANO

I cittadini, le imprese o le entità pubbliche che volontariamente si vogliono unire per creare una CER dovranno prima costituirsi legalmente. I soggetti partecipanti, inoltre, devono essere localizzati entro uno specifico perimetro geografico per usufruire della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica.

Per far parte di una CER, bisogna quindi essere:

  • un soggetto che realizza un impianto energetico
  • un soggetto che già ne possiede uno e può condividere l’energia con una comunità
  • un consumatore di energia elettrica che vuole essere membro di una comunità energetica.

 

Il SISTEMA DI INCENTIVI

Con il decreto legislativo n. 199 del 2021, il MASE ha definito due modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili secondo il sistema delle CER.

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi;
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale. I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.

 

Possono fare richiesta al sistema di incentivi in Italia le Comunità Energetiche Rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

La presentazione delle domande può avvenire tramite il sito www.gse.it e il termine ultimo per la presentazione delle richieste è fissato al 31 marzo 2025. Entro l’ultimo giorno del terzo mese successivo dalla comunicazione, il Gestore dei Servizi Energetici, accerta la completezza della documentazione trasmessa e, in caso di esito positivo della verifica del rispetto dei requisiti di accesso, attribuisce la tariffa incentivante.

 

BENEFICI CONDIVISI

La costituzione e la partecipazione alle CER porta notevoli vantaggi:

  • riduzione dei costi legati alla produzione e al consumo dell’energia in quanto condivisi con gli altri soggetti
  • benefici economici per la possibilità di usufruire degli incentivi
  • accelerazione della transizione energetica e dell’uso di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico)
  • riduzione dell’impatto ambientale riguardo la produzione di energia elettrica
  • possibilità di fare rete con diversi enti locali nelle vicinanze e diffusione di maggiore consapevolezza e responsabilità tra imprese e cittadini

 

In Europa sono presenti circa 9000 CER, la Germania e la Danimarca sono i paesi che presentano il maggior numero di comunità energetiche.

In Italia la prima comunità energetica è stata la “Comunità Energetica Rinnovabile Energy City Hall” a Migliano Alpi del 2021, un impianto fotovoltaico da 20kwatt condiviso tra diversi palazzi pubblici e due colonnine per caricare veicoli elettrici.

Secondo il rapporto Comunità rinnovabili 2022 di Legambiente, in Italia ce ne sono circa 100, incluse quelle effettivamente operative, quelle in fase di progettazione e quelle che stanno muovendo i loro primi passi verso la costituzione.

 

Ci auguriamo che il loro numero aumenti, considerando anche che secondo il rapporto Electricity Market Report 2023 del Politecnico di Milano, l’uso dell’energia rinnovabile è destinato ad aumentare del 20% dal 2025 rispetto ai dati del 2021. Le prospettive sono positive e auspichiamo che il modello delle CER continui a crescere e a diffondersi.

È essenziale adottare un’azione congiunta per promuovere ulteriormente l’uso delle energie rinnovabili e ridurre gli impatti energetici. Lo sviluppo delle CER si configura come uno strumento efficace per creare comunità locali sostenibili e contribuire, soprattutto a livello territoriale, alla transizione energetica verde.

La sostenibilità energetica è senza dubbio una sfida cruciale che solo con un impegno congiunto e una maggiore attenzione possiamo affrontare.